venerdì 12 settembre 2008

Al mercato col kikoi, Robato Kazungu



L’abito non fa il monaco, ma sicuramente aiuta a calarsi nella parte.. ed e’ bello poter avere la flessibilita’ di cambiarsi d’abito e adeguarsi al momento, per raggiungere il proprio scopo...

Lo sguardo divertito di alcuni miei colleghi allo staff gate, nei loro occhi un misto di stupore e di simpatia, mi chiedono curiosi dove vado vestito cosi a quest’ora del mattino...


I go to new market, a cercare un present per mamma e papa’, un kanga o un kitenge, da poter usare sulla loro tavola come tovaglia, e cosi poter essere sempre un po’ li’ con loro ogni volta che si siedono per mangiare…”

Mi guardano, non capiscono, un muzungu che veste swahili e che va al mercato nuovo a comprare africanerie come una vecchia mama africana! E che vuole usare un vestito come tovaglia!!! Stamberie da wuzungu!

Rimangono li’, incerti e divertiti, con gli occhi sospesi nell’aria senza saper cosa dire…

Niente borsa a tracolla, solo ciabatte ai piedi e qualche spiciolo nelle tasche sotto al kikoi, e via che si va’ a contrattare e ribattere, con 4 parole in giriama e 10 in swahili…

A ognuno il proprio shopping

Robato Kazungu


Sentenza scritta su uno dei kanga che ho comprato: Mungu in wetu sote.
Che dalla lingua swahili si dovrebbe tradurre: Dio per noi tutti.

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