Un prezzo per i citizen locali, un prezzo per i citizen keniani che vengon da fuori citta’, un prezzo per i residenti bianchi e un prezzo per i turisti - anche se mediamente le fasce di prezzo sono due: bianchi o neri.
I turisti son polli da spennare, i residenti bianchi son mucche da mungere, i citizen kenioti che vengon da fuori citta’ son novelli non sgamati e i citizen locali son quelli che strappano il prezzo piu basso.
In linea generale questa escalation ha un suo senso, pero’ delle volte questa logica si modifica in base a contorte circostanze … perche’ i prezzi sono a totale discrezione del commerciante che li modifica sul momento e a sentimento.
Se entrano nello stesso negozio due muzungu residenti, non e’ detto che si ottenga (per la stessa cosa!) lo stesso prezzo... e non e’ neanche detto che il prezzo di oggi sia uguale a quello di domani... Perche’ oggi c’e il padrone che ti propone un prezzo, domani invece c’e’ la moglie del padrone che ti propone un secondo prezzo, e un’altro giorno ancora invece c’e il commesso con la terza proposta pronta sul piatto... delle volte sembra di giocare a tombola con tutti questi prezzi! Provare per credere!
Delle volte ci riesco, molte volte ci gioco, delle volte temporeggio, altre volte mi incazzo, certe volte ritorno, molte volte me ne vado... anche se oggigiorno spesso e volentieri sono io che strappo il prezzo (a me sembra) giusto. I nativi ci provano, molte volte gli va bene e molte altre volte gli va male, dipende sempre da chi ti capita davanti...
Perche’ per i bianchi il prezzo cambia anche in base al proprio abbigliamento, se si arriva a piedi o in tuk tuk o con la propria macchina, cambia in base alla lingua che parli (italiano inglese o swahili), e cambia soprattutto se gia’ si conosce il valore di quella cosa.
E’ anche vero che a volte si parla di pochi spiccioli, di qualche moneta e di piccoli pezzi di carta, ma son i modi e le intenzioni che fan la differenza, ed è il rispetto che conta. La contrattazione non deve essere avida speculazione, la vendita non deve essere arroganza economica... ne da parte di chi vende ne da parte di chi compra.
Potrei stare ore e ore a scrivere sui prezzi e sulle contrattazioni, perché la vendita è un’arte e gli africani (per certi aspetti) sono sia dei gran maestri che dei pessimi furbacchioni. Certe mattine gironzolo per il mercato e per il centro città con l’idea di curiosare, con la voglia di chiedere senza comprare, osservando questa moltitudine di commercianti nelle loro diverse dinamiche...
E’ bello poter osservare le mille peculiarità di questo teatrino quotidiano della compravendita, ognuno con le proprie sfaccettature.
La vita è un libro fatto di esperienze.
Robato Kikoi
Nessun commento:
Posta un commento