martedì 16 settembre 2008

Sensi di viaggio (2)

Pensare il viaggio significa veder scorrere davanti al proprio occhio interiore una metafora di paesaggio. Stando fermi, come davanti a uno schermo. Si e’ registi e spettatori di quel viaggio, non attori. Spostarsi fisicamente, questo fa la differenza.

Essere “tra” e’ il vero senso del viaggiare. Oggi l’aereo ha trasformato il viaggio, lo spostamento in un tempo vuoto di emozioni, un non-momento. Quasi non c’e percezione dello spostamento, del movimento. E’ il transitare, lentamente, a darci l’idea di una terra. L’attraversarla, magari a piedi. <<>>. Cosi scriveva Cesare Pavese ne La bella estate.

Tratto da “Sensi di viaggio”, di Marco Aime’ (Edizioni Ponte alle Grazie)

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