E i volti, quali volti ci sono nella tua stanza? Il sorriso beffardo di un bambino di Djienne’, con la faccia spolverata di terra? Quello triste di un anziano dogon seduto in mezzo ai suoi campi assetati di pioggia? Gli occhi piegati dalle rughe di una donna etiope?
Quali volti ci sono nella tua stanza? Il tuo allo specchio, forse? Nemmeno ti accorgi di quando invecchia. No, la mente non ha nessuno dei cinque sensi. Nessuno. Sono i sensi a comandare la mente. E hanno bisogno di movimento, come la lampadina di una bicicletta. Bisogna muoversi, muoversi verso quell’orizzonte che non e’ mai abbastanza vicino, eppure segna il limite del nostro sguardo.
Tratto da “Sensi di viaggio”, di Marco Aime’ (Edizioni Ponte alle Grazie)
Quali volti ci sono nella tua stanza? Il tuo allo specchio, forse? Nemmeno ti accorgi di quando invecchia. No, la mente non ha nessuno dei cinque sensi. Nessuno. Sono i sensi a comandare la mente. E hanno bisogno di movimento, come la lampadina di una bicicletta. Bisogna muoversi, muoversi verso quell’orizzonte che non e’ mai abbastanza vicino, eppure segna il limite del nostro sguardo.
Tratto da “Sensi di viaggio”, di Marco Aime’ (Edizioni Ponte alle Grazie)
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