E le musiche scatarranti che escono dagli autoparlanti rotti dei venditori di cassette africani? Il furore dei clacson delle metropoli del Terzo mondo, il ronzio pungente e incantatore della voce di un muezzin, l’urlo assordante e irriverente delle cascate Vittoria, il canto sgraziato dei gabbiani in una baia scozzese, lo sferragliare conciliante di un treno, lo scricchiolio di legno di una barca. Il frusciare e il crepitare sospetto della savana di notte, l’assurdo silenzio del deserto. Come puoi sentirli stando li’, dove vivi? La mente non ha orecchie.
Tratto da “Sensi di viaggio”, di Marco Aime’ (Edizioni Ponte alle Grazie)
Tratto da “Sensi di viaggio”, di Marco Aime’ (Edizioni Ponte alle Grazie)
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