Un magazzino basso pullulante di zanzare, la luce del primo mattino che entra dalle poche feritoie, e ammassati sia a terra che su tavoloni giganti, immense cataste di vestiti: maglie, magliette, camicie, pantaloni, giacche, felpe, gonne, vestiti da donna, indumenti da bambino, cinture, borse, lenzuola… in un angolo fanno invece bella mostra le scarpe.
Un tot al kilo, dai 250 Ks ad un massimo di 300 Ks, per 1 kilogrammo, dipende da cosa compri.
Ci si serve da soli, all’ingresso prendi un cestino come quelli nei supermarket per wazungu e poi mettersi a ravanare tra le cataste, scartando il peggio, valutando il medio, mettendo da parte il bello.
Una maglietta dell’Ikea, un’altra nuova della Nike, qualche maglietta con le scritte di una qualche fiera nord europea e qualche altra che richiama una manifestazione tedesca, un pantalone tecnico e costoso della North Face, vestiti smessi, alcuni sdrucidi, altri nuovi e andati fuori misura…
Non so chi porta qui queste cataste, molto probabilmente qualche associazione che reclama vestiti usati ai cittadini europei, poi destinazione Africa sulle bancarelle, nei negozietti e ai mercati. E poi qui, in un magazzino a confine con il bush, tra formiche rosse che se non stai attenti ti mordono le dita.
Si va alla bilancia (elettronica!!!), son 2 Kg e 400 grammi per i vestiti da 300 Ks, e 2 Kg e 600 grammi per quelli da 250 Ks al kilo… per un totale di 5 Kg di merce, che tradotti in moneta equivalgono a 1363 Ks, ovvero a circa 14 euro…
Molto probabilmente dietro a tutto questo c’e’ qualche muzungu, e gli indizi sono molti: il magazzino non e’ troppo fatiscente, tutti i vestiti lavati e puliti, la bilancia elettronica, i cestini da supermercato…
Una foto di rito, e sazi di aver ravanato, chi per curiosita’ (io muzungu), chi per necessita’ (il citizen africano), si prende un tuc tuc per tornare a casa, con 2 borsate stracolme di indumenta usati, 22 pezzi per un totale di 14 euro…
Karibuni (benvenuti) a Malindi
Robato Msafiri
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