venerdì 21 novembre 2008

Ebano, di Ryszard Kapuscinski (11)

Percorrendo il villaggio mi accorsi come nella tradizione e nell’immaginazione dei suoi abitanti non esistesse il concetto di spazio separato, differenziato, diviso. In tutto il villaggio non c’e’ una siepe, una staccionata, un recinto, una rete, un fossato o un confine. Lo spazio e’ unico, comune, aperto e perfino trasparente: non esistono tende, sbarramenti, muri, non si creano limitazioni a nessuno, non si porgono ostacoli.


Tratto da Ebano, di Ryszard Kapuscinski (edizioni Feltrinelli)

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