martedì 25 novembre 2008

Ebano, di Ryszard Kapuscinski (16)

La tecnologia moderna si e’ rilevata un valido alleato per questi piccoli (i bambini), regalando loro l’economica e leggera tanica di plastica. Qualche decina d’anni fa questa tanica ha rivoluzionato la vita Africana. Ai tropici l’esistenza e’ condizionata dall’acqua. In mancanza di tubazioni e con l’acqua che scarseggia ovunque, bisogna trasportarla per lunghe distanze, talvolta per varie decine di kilometri. Per secoli a questo scopo si sono usate pesante broche di argilla o di pietra. La cultura Africana ignora il trasporto su ruote, l’uomo trasporta tutto da solo, perlopiu’ sulla testa. Le broche d’acqua venivano portate dalle donne, era un loro incarico nella suddivisione del lavoro domestico. A parte il fatto che un bambino non sarebbe riuscito a sollevarla, in quel mondo di poveri c’era solo una brocca per casa.

Ed ecco arrivare la tanica di plastica. Miracolo! Rivoluzione! Prima di tutto e’ relativamente economica (per quanto in certe case sia l’unico oggetto di valore): costa circa due dollari. Ma l’essenziale e’ la sua leggerezza. Inoltre ce ne sono di tutte le misure, per cui anche un bambino piccolo puo’ portare a casa qualche litro.

Adesso tutti i bambini portano l’acqua. E infatti vediamo continuamente torme saltabeccanti che, giocando e bisticciando, vanno a prendere l’acqua a una fonte lontana. Che sollievo per la donna africana oberata di lavoro al di sopra delle sue forze, che cambiamento nella sua vita, quanto tempo risparmiato per se’ e per la casa!

Ma la tanica di plastica possiede anche un’infinita’ di altri pregi. Uno dei principali e’ quello di sostituire l’essere umano nelle code. Nei luoghi dove passavano le autocisterne si stava in coda per l’acqua giornate intere. Sotto il sole dei tropici stare in piedi e’ una tortura. Un tempo non si poteva posare la brocca e ripararsi all’ombra: era troppo cara per rischiare di farsela rubare. Adesso la coda, invece delle persone, la fanno le taniche e intanto la gente se ne va all’ombra, al mercato o a trovare gli amici. Viaggiando per l’africa si vedono chilometriche file multicolori di taniche, in attesa che arrivi l’acqua.


Tratto da Ebano, di Ryszard Kapuscinski (edizioni Feltrinelli)


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