mercoledì 3 dicembre 2008

Ebano, di Ryszard Kapuscinski (20)


Per quanto li abbia osservati a lungo e a piu’ riprese, non saprei dire che cosa facciano cosi seduti. In realta’ non fanno niente, non parlano neanche tra loro. Fanno pensare a persone in attesa nell’anticamera di un dottore: ma il paragone non calza, in quanto prima o poi il medico arriva. Qui invece non arriva nessuno. Nessuno arriva, nessuno se ne va. L’aria vibra, ondeggia, palpita inquieta come sopra un paiolo d’acqua in ebollizione.


Tratto da Ebano, di Ryszard Kapuscinski (edizioni Feltrinelli)

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