Se nel villaggio c’e un maestro, lo spazio sotto i rami funge da aula scolastica. La mattina ci si riuniscono tutti i bambini del paese. Non esistono classi divise a seconda dell’eta’: chi vuole venire, viene. Il maestro o la maestro attaccano al tronco un foglio di carta con l’alfabeto e indicano le lettere con una canna. I bambini guardano e ripetono. Devono imparare tutto a memoria: non hanno con che cosa ne su che cosa scrivere.
Tratto da Ebano, di Ryszard Kapuscinski (edizioni Feltrinelli)
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