lunedì 19 gennaio 2009

La moglie ereditata


In Africa le usanze tribali sono numerose come i granelli di sabbia e sono profondamente radicate in ognuna delle tribù dell’intero continente. Alcune sono semplici da osservare, altre appaiono strane a noi occidentali, altre ancora sono divertenti. Tutte hanno in comune l’obbligo del loro rispetto da parte dei componenti della comunità, in caso contrario, nei casi più gravi, scatta immediatamente la maledizione o il bando dalla comunità stessa.

Tra le tante tradizioni ce n’è una che in tempi remoti era nata con un nobile scopo, ma che con il passare del tempo è cambiata e si è trasformata in un rischio mortale. “Ereditare una moglie” (Wife inheritance) è l’usanza della quale vi dirò.

Questa tradizione della tribù LUO nacque moltissimo tempo fa ed aveva lo scopo di proteggere una vedova, i suoi figli e le sue proprietà. Quando il marito moriva la vedova veniva “sposata” simbolicamente dal fratello del morto o da un cugino o, in assenza di tali parenti, da una persona onorevole al di fuori della famiglia. Lo scopo principale era di provvedere alle necessità della vedova e dei suoi figli, ma anche di mantenere le proprietà all’interno della famiglia. Questo costume non prevedeva assolutamente una relazione sessuale, anche perché l’uomo che ereditava la vedova poteva già essere sposato ed avere dei figli.

Con l’andare del tempo questa tradizione si è in parte trasformata. L’obbligo di “ereditare la vedova” è sempre ferreo e i nuovi pretendenti sono attratti dalle proprietà, ma anche, e soprattutto, dalla possibilità di avere a disposizione una donna con cui soddisfare la loro sessualità. Nonostante l’AIDS stia mietendo vittime ad un ritmo vertiginoso, specialmente in Africa dove in alcune zone si registra una percentuale del 25% di popolazione sieropositiva, questa pratica non mette paura e non scoraggia la “caccia alla vedova”.

Ho raccolto alcune testimonianze di vedove che hanno avuto quest’esperienza traumatica. Alcune sono allucinanti, come quelle di Mildred Bwire Auma, Mary Atieno, Mariam Salim, Rose Hilta Anina, Gladis Erude, delle quali vi racconterò nei prossimi articoli.

Ugo

Articolo tratto da:
http://guide.supereva.it/viaggi_safari/interventi/2001/11/79733.shtml

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