Potevo arrivare sul luogo solo in autobus, ma avrei dovuto andare alla stazione all’alba, per riuscire a trovar posto. E cosi alla mattina ci andai. Al cancello spuntarono subito alcuni ragazzi che mi chiesero dove volessi andare. A Podor, risposi. Mi accompagnarono piu’ o meno al centro della piazza e mi piantarono li senza una parola. Trovandomi solo in quel luogo deserto, fui immediatamente circondato da una torma di venditori infreddoliti che tentavano di rifilarmi le loro merci: gomme da masticare, biscotti, sonagli per neonati, sigarette sfuse e a pacchetti. Non volevo niente ma loro continuavano a starmi intorno, in mancanza di meglio da fare.
L’uomo bianco e’ un fenomeno cosi strano, un alieno piovuto da un pianeta talmente diverso che lo si puo’ stare a guardare senza annoiarsi per ore e ore. Ma dopo un po’ al cancello comparve un secondo passeggero, seguito a sua volta da un altro, per cui I mercanti si diressero in massa verso di loro.
Tratto da Ebano, di Ryszard Kapuscinski (edizioni Feltrinelli)
L’uomo bianco e’ un fenomeno cosi strano, un alieno piovuto da un pianeta talmente diverso che lo si puo’ stare a guardare senza annoiarsi per ore e ore. Ma dopo un po’ al cancello comparve un secondo passeggero, seguito a sua volta da un altro, per cui I mercanti si diressero in massa verso di loro.
Tratto da Ebano, di Ryszard Kapuscinski (edizioni Feltrinelli)
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